Biodanza nell’IPM  Carcere Beccaria

Venerdì  11 maggio 2018  si è tenuto il Convegno organizzato dalla ASST Santi Paolo e Carlo c/o IPM Beccaria dal titolo: “Sentieri verso la città II Edizione – dall’educazione alla salute” .

Lo scopo del Convegno era quello di presentare il progetto “ENPOWERMENT”: il suo svolgimento, le sue finalità, i risultati.

Nell’ambito della promozione della salute, l’assistenza sanitaria all’interno dell’IPM Beccaria ha l’obiettivo di strutturare un’attività che valorizzi il concetto di “ENPOWERMENT”, una strategia che attraverso l’educazione sanitaria e la promozione dei comportamenti favorevoli alla salute fornisce alle persone gli strumenti per prendere le decisioni migliori per il loro benessere, riducendo così le disuguaglianze culturali e sociali. È  quindi una sorta di “terapia informativa” che punta a ridurre l’asimmetria di conoscenze tra il medico ed il paziente, un processo attraverso il quale le persone acquisiscono un maggiore controllo rispetto alle decisioni e alle azioni che riguardano la propria salute.

L’equipe di Medicina Penitenziaria operante all’interno dell’IPM Beccaria tutela il diritto alla salute in carcere, sottolineando come l’integrazione delle aree trattamentali operanti all’interno dell’Istituto (Area Sanitaria, Area Educativa, Area Sicurezza) sia essenziale per il fine comune della salute, valorizzando l’esperienza detentiva come momento di educazione sociale e quindi come momento di educazione alla salute.

La Biodanza è stata coinvolta in questo progetto come attività motoria di gruppo con l’obiettivo di coinvolgere i ragazzi e gli operatori attraverso la musica, il movimento e la sequenza degli esercizi, per offrire uno stimolo continuo a muoversi con gioia, ad entrare in relazione con gli altri e ad avere il coraggio di esprimersi, a percepire i propri ritmi naturali e ad avere stima e fiducia in se stessi e negli altri.

Due operatori di Biodanza, Tiziana Brambilla e Luigi Radogna, in collaborazione con la Scuola Toro di Biodanza di Milano, hanno proposto 16 incontri a cadenza settimanale di cui 8 incontri rivolti ai ragazzi dell’accoglienza, nella loro prima settimana di presenza nell’istituto, accompagnati dai loro operatori ed educatori del Comune di Milano; 8 incontri rivolti agli operatori delle tre Aree trattamentali, a dimostrazione della fattibilità di integrare utenti ed operatori di diverse aree trattamentali all’interno di un progetto comune di salute intesa come benessere psico-fisico e sociale.

Il convegno ha visto il susseguirsi di interventi di notevole interesse di relatori che, a vario titolo, sono chiamati ad occuparsi di disagio giovanile, di salute penitenziaria, di prevenzione di comportamenti antisociali e di tematiche attinenti.

Tra gli intervenuti anche Antonello Calabrese, Presidente del Comitato Tecnico Scientifico delle Discipline Bionaturali (DBN), organo consultivo della Regione Lombardia, nato in ossequio alla Legge Regionale 2/2005 “Norme in materia di Discipline Bionaturali”, promulgata il 1 febbraio 2005 dalla Regione Lombardia.

Il CTS, che attualmente annovera 32 discipline iscritte ai Registri Regionali tra cui la Biodanza, è costituito dai rappresentanti di tutti gli Enti di Formazione e dalle Associazioni di Operatori che in questi anni si sono adoperati per diffondere la cultura e le metodiche delle varie DBN in Regione Lombardia e nel resto del Paese.

Antonello Calabrese ha sottolineato come, pur nella diversità di storia e di metodiche, queste discipline abbiano come denominatore comune la passione per la vita, il rispetto dell’uomo. Questa anima comune, che ha come obiettivo di stimolare la vitalità e la ricerca del benessere inteso in senso lato, può costituire un valido strumento di aiuto e di supporto anche in quei luoghi dove ci si trova ad affrontare situazioni di disagio.

Dopo Antonello Calabrese ha preso la parola Tiziana Brambilla che ha relazionato, in modo appassionato e appassionante, l’esperienza che hanno vissuto lei e il collega Luigi Radogna, nel proporre gli incontri di Biodanza ai ragazzi e agli operatori.

Nel corso del Convegno, i partecipanti sono stati invitati a prendere parte ad un piccolo assaggio di Biodanza, come momento vitalizzante ed unificante e con un certo valore simbolico. La risposta è stata di euforico apprezzamento.

Categorie: Biodanza

Antonella Bandini

Dopo aver frequentato per molti anni un corso settimanale di biodanza, mi sono formata come operatrice di Biodanza presso la Scuola Modello di Biodanza Sistema Rolando Toro di Milano. Nel 2010 ho conseguito il titolo di Operatore di Biodanza e successivamente di Tutor e Didatta. In seguito ho conseguito diverse estensioni e specializzazioni tra cui Biodanza per Bambini e Adolescenti e Biodanza Clinica. Dal 2010 conduco gruppi settimanali per adulti e bambini, ho realizzato cicli di incontri di Biodanza con persone della terza età e malati di Alzheimer. Dal 2013 sono iscritta al Registro Regionale della Lombardia degli Operatori in Discipline Bio-Naturali sezione Biodanza con il codice 2013BD017

0 commenti

Lascia un commento