Biodanza, un insieme di arte, scienze e amore

Negli anni che seguirono la seconda guerra mondiale, Rolando Toro Araneda sviluppò le riflessioni che lo portarono a creare la Biodanza.
Nella sua esperienza personale –scrisse- molte forze si manifestarono dentro di lui per condurlo finalmente alla creazione di questo “insieme di arte, scienza e amore”.
Rolando sentiva “la possibilità del contatto puro con la realtà viva attraverso il movimento, i gesti e l’espressione dei sentimenti. La musica era il linguaggio universale, l’unico che tutti potevano comprendere nella Torre di Babele del mondo; la danza era la forma ideale per integrare corpo e anima, e poteva comunicare a tutti i partecipanti felicità, tenerezza e forza. E io volli condividere tutto ciò con un gran numero di persone”.
Propose l’iniziativa di formare piccoli gruppi per danzare, cantare e incontrarsi. E così ebbe inizio Biodanza, “un modo di convivenza con la bellezza”.
Ulteriori ricerche realizzate con pazienti psichiatrici gli permisero di strutturare un modello teorico, il che rendeva possibile operare all’interno di una vasta gamma di risposte organiche e di comportamenti nuovi.
Ho constatato che durante le danze apparivano modelli universali di espressione in relazione alle diverse emozioni. Così ho potuto dare una struttura al mio lavoro/al sistema che stava creando nella quale musica, movimento ed emozione formavano una perfetta unità”.
A quell’epoca lavorava al Centro Studi di Antropologia Medica alla Scuola di Medicina dell’Università del Cile, diretto da Francisco Hoffman.

La nostra preoccupazione era quella di provare diverse tecniche di sviluppo in modo da ‘umanizzare la medicina’: psicoterapie di gruppo secondo la linea di Carl Rogers, arte-terapia (pittura, teatro), musicoterapia, danza terapia e psicodramma”.

All’interno di questo progetto di ricerca propose degli incontri di danza con dei pazienti internati nell’ospedale psichiatrico dell’Università.
Nel 1970, gli fu proposto di creare una cattedra di Psicodanza, prima denominazione che aveva dato al suo sistema, alla Pontificia Università Cattolica del Cile, dove era docente di Psicologia dell’Espressione. A proposito del nome affermò che “Era nata una disciplina dalle caratteristiche inedite, per la quale non esisteva il termine appropriato”. Impiegò in un primo momento il concetto di Psicodanza, ma in seguito constatò che non si trattava di un approccio interdisciplinare che avrebbe a priori legato la danza a contenuti psicologici, antropologici o filosofici. Inoltre, il termine Psicodanza aveva il grave difetto di comportare una scissione tra corpo e anima. Il prefisso ‘psico’ deriva infatti dal greco psychè, che significa anima, quindi Psicodanza sarebbe la ‘danza dell’anima’. Occorreva invece “ristabilire il concetto originale di danza nella sua più vasta accezione: come movimento di vita, che non poteva tuttavia essere assimilato né al balletto né a un’altra forma di danza strutturata, come pure non potrebbe essere assimilato a una forma particolare di psicoterapia”. A partire da questa riflessione, nel 1976, Rolando decise di chiamare Biodanza il sistema che aveva creato: “il prefisso ‘bio’ deriva dal greco bios, che significa ‘vita’. Il senso primordiale della parola ‘danza’ è ‘movimento naturale’, connesso all’emozione e pieno di significati. La metafora era formulata: ‘Biodanza, la danza della vita’ ”.

Definizione

Rolando Toro Araneda amava definire la Biodanza “una poetica dell’incontro umano” ma considerava essenziale definirla anche da un punto di vista accademico.

Definizione accademica della Biodanza

Biodanza è un sistema di integrazione umana, di rinnovamento organico, di rieducazione affettiva e di riapprendimento delle funzioni originarie della vita. Lo sviluppo delle potenzialità genetiche umane in un contesto di gruppo affettivamente integrato stimola il coraggio e la gioia di vivere”.

Ultimo aggiornamento alla definizione

Rolando Toro Araneda ha apportato l’ultimo aggiornamento alla definizione della Biodanza nell’anno 2009. È scomparso l’anno dopo, a febbraio:

Biodanza è un sistema di accelerazione dei processi di integrazione a livello cellulare, immunitario, metabolico, neuro-endocrino, corticale ed esistenziale mediante la vivencia indotta in ambiente arricchito dalla musica, dalla danza, dal contatto, dalla carezza e dalla presenza del gruppo.